INDIRIZZI
PER LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE DEL
PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA
TRIENNIO 2022 - 2025
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;
VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;
VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;
VISTA la Legge n. 107 del 2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
considerato che
- il Collegio dei Docenti è chiamato a redigere, sulla base degli indirizzi del Dirigente scolastico, un
- Piano dell’offerta formativa che con la legge 107/2015 diviene triennale ed è soggetto a valutazione
- degli obiettivi in esso inseriti;
- tale piano deve essere predisposto entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento;
- il Piano dell’offerta formativa triennale deve comprendere anche le opzioni metodologiche, le linee di sviluppo didattico-educativo, gli obiettivi prioritari, gli obiettivi di miglioramento, le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA, il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa e il bisogno di infrastrutture e attrezzature materiali;
- per una buona gestione e per una concreta ed effettiva realizzazione del piano è necessario l’apporto di ogni componente della comunità scolastica, laddove per buona gestione si vuole intendere il dialogo fra componenti interne ed esterne e fra elementi delle singole componenti al proprio interno;
vengono emanati i seguenti indirizzi per le attività della scuola e per le scelte di gestione e di
amministrazione relativi alla redazione del PTOF
EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
FINALIZZATO ALLA REDAZIONE DEL PTOF PER IL TRIENNNIO 2022-2025
- Finalità
La finalità del piano è il raggiungimento del successo formativo di tutte le persone che si presentano al CPIA per integrare, completare, continuare il proprio percorso di istruzione e formazione, nell’ottica di un sistema di apprendimento permanente. L’intera comunità scolastica persegue tali risultati favorendo un clima di lavoro disteso e sereno, ricercando il miglior equilibrio tra responsabilità individuali ed opportunità offerte dall’ambiente di vita e di lavoro e nella salvaguardia della salute come stato di benessere fisico, psichico e sociale.
Il benessere dell’individuo si sostanzia in un progetto di vita e nell’integrazione sociale, economica e di cittadinanza che la scuola con la sua azione deve facilitare.
Il piano dovrà essere fondato su un percorso unitario, basato sui seguenti principi, condivisi da tutti gli operatori scolastici - dirigente, docenti, personale amministrativo, collaboratori scolastici e tutti coloro che a vario titolo assumono la responsabilità dell’azione educativa e nell’erogazione del servizio scolastico:
- a) rispetto dell’unicità della persona: la scuola prende atto che i punti di partenza degli utenti sono diversi e si impegna a dare a tutti adeguate e differenziate opportunità formative per garantire il massimo livello di sviluppo possibile per ognuno;
- b) equità della proposta formativa;
- c) imparzialità nell’erogazione del servizio;
- d) continuità dell’azione educativa;
- e) significatività degli apprendimenti;
- f) qualità dell’azione didattica: scuola attiva e costruttivista, ambiente di apprendimento, progettazione;
- g) collegialità;
- h) ricerca, aggiornamento e autoaggiornamento continuo;
- i) orientamento verso le opportunità formative e occupazionali;
- l) personalizzazione e flessibilità dei percorsi;
- m) certificazione delle competenze acquisite e successo formativo;
- n) diversità e inclusione;
- o) rapporti con il territorio.
- Piani di miglioramento e obiettivi prioritari
Le priorità, i traguardi e gli obiettivi di processo individuati dall’attività di autovalutazione e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano;
- Gli obiettivi di miglioramento dovranno riguardare sia la definizione di nuovi Progetti intesi come aree di intervento didattico, sia essere rivolti a migliorare gli ambienti di apprendimenti e gli strumenti amministrativi in conformità a quanto previsto dal Piano Nazionale scuola digitale,
- Particolare cura dovrà essere rivolta ad incrementare la nostra cultura della valutazione e della certificazione e a implementare i servizi offerti all’utenza,
- Il Piano dovrà fare riferimento al comma 7 della L. 107 (fabbisogno dei posti dell'organico dell'autonomia. Obiettivi formativi prioritari).
- Aree del Piano Triennale
Nella redazione del piano triennale si avrà cura di articolare un ambiente di apprendimento che si comporrà nei sui costituenti formativi, fisici, relazionali e organizzativi. In particolare si avrà cura di prevedere:
- Analisi del contesto del territorio e dei bisogni delle diverse tipologie di utenze
- l’inserimento di azioni progettuali che consentano, nel triennio, il raggiungimento degli obiettivi indicati nel RAV ed inseriti nel Piano di miglioramento, che diventa parte integrante del piano;
- l’inserimento di azioni progettuali di durata triennale, coerenti con le finalità del piano, trasversali ed unificanti, che contribuiscano a caratterizzare significativamente il Centro nella sua dimensione Provinciale e unitaria, per quanto riguarda la proposta didattica formativa rivolta agli Adulti;
- l’inserimento di un Progetto di Accoglienza articolato, in grado di definire percorsi personalizzati e flessibili con il riconoscimento delle competenze formali, informali e non formali già possedute dagli utenti attraverso il riconoscimento di crediti formativi,
- l’inserimento di un Progetto coerente di primo livello – primo periodo didattico, in grado di fornire le competenze base definite dal quadro di riferimento europeo,
- l’inserimento di un Progetto relativo al secondo livello in grado da garantirne una diffusione provinciale e la capacità di raccordarsi con i bisogni territoriali lavorando in continuità con il primo livello,
- l’inserimento di percorsi di alfabetizzazione finalizzati al raggiungimento del livello A2 e a percorsi di alfabetizzazione funzionale di sostegno a corsi professionalizzanti,
- l’inserimento di un Progetto finalizzato ad ampliare l’offerta formativa, in particolar modo degli utenti adolescenti, con proposte formative rivolte allo sviluppo integrale della persona, all’integrazione e alla lotta alla dispersione scolastica,
- la centralità di un progetto di orientamento con percorsi di Istruzione Formazione e Lavoro in grado di fornire competenze per contrastare LE POVERTÀ e favorire l’occupabilità che preveda azioni concertate con gli Enti territoriali di supporto alla ricerca attiva del lavoro e azioni di formazione/alfabetizzazione/riqualificazione professionale,
- definire un Progetto di Innovazione e sostegno alla didattica con l’obiettivo di costruire una cultura della valutazione, ambienti di apprendimento efficaci e offerte formative curricolari in grado di differenziare le nostre metodologie e la nostra offerta formativa sulla base dei bisogni dell’utenza (adolescenti, disoccupati, migranti, donne con bambini ecc),
- l’inserimento del piano di formazione-aggiornamento, rivolto al personale docente e Ata, finalizzato alla valorizzazione delle loro professionalità e alla efficacia dell’azione educativa,
- coinvolgere il personale ATA sia nella redazione del piano, per quanto richiamato dalla vigente normativa, sia nella concreta attuazione dei progetti, come previsione di compartecipazione nella loro realizzazione,
- l’inserimento delle aree di intervento didattico e/o organizzativo che potrebbero essere strutturate con successo o essere implementate attraverso l’utilizzo dell’organico potenziato.
CONCLUSIONE
Quanto espresso nel piano triennale costituirà premessa e motivazione per:
- La progettazione del POF triennale in relazione all’azione educativa, al miglioramento dell’Offerta formativa, alle strategie di recupero e potenziamento;
- L’individuazione del fabbisogno di posti, sia di tipo comune che di sostegno;
- La selezione delle aree di utilizzo dell’organico dell’autonomia e l’individuazione del fabbisogno di posti ad esso relativo;
- I progetti di utilizzo delle ore del potenziamento per la piena ed efficace attuazione del POF;
- L’individuazione del fabbisogno di posti per il personale Ausiliario, Tecnico e Amministrativo;
- L'individuazione del bisogno di infrastrutture e attrezzature materiali (i dati relativi a tali esigenze saranno contenuti all'interno del documento).
Il piano è pubblicato sul sito web dell'Istituto.